“Asiatica”: un viaggio in oriente accompagnati dai grandi della letteratura.

Siamo finalmente pronti a parlarvi di Asiatica. Un libro importante che ci ha indotto più volte a riflettere sulle nostre convinzioni e conoscenze dei paesi asiatici, portandoci a rileggere, oltre che le sue pagine, quanto davamo per assodato sulla storia e la “geografia umana” di questa parte di mondo. Avremmo voluto sottolinearne diverse pagine, ma non lo abbiamo fatto per non precludere, o meglio non focalizzare su un’unica interpretazione, i suoi contenuti: è un libro da leggere e rileggere e, forse, anche da studiare. [leggi]

I tulou Hakka: variazioni sul tema

Insieme a Sabrina Ardizzoni abbiamo visitato il padiglione dell’evento collaterale della 17esima Biennale di Architettura di Venezia Hakka Earthen Houses on variation. Co-operative living art and migration architecture in China a Forte Marghera (padiglione 30) che verrà inaugurato il 16 luglio alla presenza del curatore e di esperti di cultura e architettura cinese. La mostra è dedicata ai cosiddetti tulou, le abitazioni in terra cruda battuta degli Hakka, una popolazione rurale e migrante della Cina meridionale. Delle vere proprie fortezze, tra le strutture originali più antiche ancora utilizzate – e costruite fino agli anni 80 del secolo scorso, dei simboli di una cultura in continua mutazione.[leggi]

“Nüshu. La scrittura che liberò le donne” in mostra a Venezia, negli spazi di D3082

Ha inaugurato sabato 13 giugno, negli spazi di D3082 la mostra Nüshu: la scrittura che liberò le donne, organizzata da 缘分 Yuanfen con la curatela di Giulia Falcini. Un’indagine inedita sul valore comunicativo di questa antica “scrittura femminile”, inventata dalle donne circa tre secoli fa e tramandata in alcuni villaggi della contea di Jiangyong. Un dialogo tra opere originali, realizzate dalla una delle eredi più giovani e apprezzate di questa tradizione, Hu Yuanyu, provenienti proprio dai luoghi del nüshu [leggi]

Esercitarsi all’effimero: la scrittura con l’acqua a Jingshan Park

Oltre al Tai Chi, ai balli di gruppo e alle partite di Mahjong, tra le attività più affascinanti svolte (soprattutto) dalle persone più anziane nei parchi della capitale, c’è senza dubbio l’esercizio di scrittura con l’acqua. Una pratica che viene realizzata utilizzando un grande pennello, con in cima con una spugna imbevuta di acqua invece delle setole, agilmente manovrato per realizzare caratteri direttamente a terra, sulle strade, sui marciapiedi e su sentieri piastrellati [leggi]

Il Tempio del Drago e la Pagoda più famosa di Shanghai

Anche se si tratta del più grande e frequentato tempio di Shanghai, il Tempio di Longhua è un luogo dove trovare un momento di pace dal ritmo della metropoli. Non si conosce precisamente la sua data di costruzione, ma si pensa che alcuni edifici del complesso e la famosa Pagoda in mattoni rossi, posta appena fiori dalle mura del tempio, risalgano addirittura periodo dei Tre Regni (242 d.C.) ricostruiti poi agli albori della dinastia Song (977 d.C.).[leggi]

Beijing: il Tempio dei Lama e un Buddha da record

A pochi passi dal Collegio Imperiale e del Tempio di Confucio, sorge un luogo che è stato, per lungo tempo, il punto di riferimento spirituale della capitale: lo Yonghe Gong, noto anche come Tempio dei Lama: un convento nato nel XVII secolo per volontà dell’imperatore Kangxi. Al sovrano e la sua Casa, devoti cuore del buddismo tibetano si deve la costruzione di questo luogo unico, dove si fondono il lamaismo tibetano e mongolo degli arredi, accanto allo stile cinese delle architetture. [leggi]

Una “notte brava” (dipinta) nella Città Proibita

Nel Palace Museum della Città Proibita, da oltre mille anni, è in corso una festa: si trova dipinta in uno dei rotoli più preziosi dell’intera collezione. Questo dipinto -copia eccellente di un'opera originale di Gu Hongzhong (937-975)- non è straordinario solo per la qualità pittorica e la ricchezza di dettagli, ma anche per la storia che c’è dietro. [leggi]

Un giardino fortunato nel cuore di Shanghai: Yuyuan

Non tutti sanno che Yuyuan, il famoso giardino costruito dal 1559 con padiglioni, stagni, rocce e scorci incantevoli, non è soltanto una meraviglia per gli occhi, ma è anche un luogo pensato per tenere la cattiva sorte fuori dalle mura. A fare da guardiani alle sei aree in cui è suddiviso il giardino, ci pensano le “pareti del drago”: mura con creste e squame, che terminano con meravigliose teste di dragoni. Il più bello tra tutti -noto come drago che attraversa le nuvole- nasconde un dettaglio che in pochi conoscono: un piccolo rospo in pietra, posizionato sotto il mento. Un particolare insolito e stravagante, ma dal potente significato. [leggi]

PREVENZIONE E CONTROLLO DEL COVID-19: IL MODELLO CINESE

Il prof. Zhang Wenhong, direttore del gruppo di ricerca clinica sull’infezione virale polmonare da nuovo Coronavirus, ci spiega con semplicità ma senza omissioni le misure di prevenzione adottate e auspicabili in questa emergenza sanitaria causata dal virus Covid-19. Questo documento di oltre 70 pagine, tradotto dalla professoressa Sabrina Ardizzoni, docente di lingua cinese all'Università di Bologna e promosso in collaborazione con l'Istituto Confucio della stessa città, è reso disponibile gratuitamente nello spirito di collaborazione non solo tra Paesi e Istituzioni, ma anche tra singole persone, ricordandoci che le differenze tra noi e gli altri non possono che cadere inevitabilmente di fronte all'incontro e alla comprensione che, in fondo, le nostre vite e le nostre necessità non sono affatto diverse. [leggi]